martedì 28 aprile 2015

Parmaveg o grana vegano d.o.v. (di origine veg)

Per gli intolleranti ai latticini, per vegetariani e vegani o per chiunque abbia semplicemente voglia di allargare un pochino gli orizzonti della propria alimentazione, ecco il parmigiano veg da utilizzare su pasta, risotti, paste al forno, ecc ecc..
Ovviamente esistono tantissime versioni diverse di questo parmaveg o grana vegano d.o.v. (di origine veg), dalle più neutre alle più saporite.
Oggi vi presenterò la ricetta più classica, che generalmente piace anche a chi è abituato a consumare il tradizionalissimo parmigiano grattugiato o grana padano.

In realtà non si tratta di una vera e propria ricetta perché è sufficiente frullare a crudo tutti gli ingredienti insieme per ottenerlo, insomma una roba da 20 secondi :-D











INGREDIENTI

25 mandorle pelate
1/4 di cucchiaino di sale
due pizzichi di lievito alimentare in scaglie (facoltativo) *



PREPARAZIONE

Munitevi di un frullatore potente e frullate tutti gli ingredienti per alcuni secondi.
Finito ;)
Mettete il parmaveg in una formaggiera e usatelo per arricchire i vostri piatti.











* il lievito alimentare è un lievito di birra essiccato e ridotto in scaglie. E' un lievito inattivo, ovvero ha perso la sua capacità lievitativa e viene usato come insaporitore di piatti. Dicono abbia un gusto lievemente "formaggioso", a me sinceramente non dà questa idea comunque è buono ;)
Il lievito alimentare è ricco di vitamine del gruppo B, fibre e ferro ed è una fonte ricchissima di proteine. Il suo consumo ha effetti benefici sulla flora intestinale ma anche su unghie, capelli, pelle.

venerdì 17 aprile 2015

Mozzarella di mandorle



Ieri mia figlia Marta, di sua spontanea volontà, ha trascritto su un foglio la poesia che aveva imparato per la festa del papà, recitata il 19 marzo scorso.

Marta frequenta l'ultimo anno della scuola dell'infanzia e a settembre andrà alla primaria.
Ora, come l'abbia scritta non ha importanza, né ha importanza il fatto che abbia fatto alcuni errori (le doppie, ha dimenticato qualche lettera, non ha usato gli spazi fra una parola e l'altra ecc.., ma il testo è abbastanza chiaro nella sua interezza, o almeno a me è chiaro).

Marta non ha imparato da me a scrivere, né alla scuola dell'infanzia, né si può dire che sappia farlo, però sono qui a parlarvi di questo per dimostrare come la curiosità di qualsiasi essere umano spinga alla conoscenza, ad imparare autonomamente. Quando si è pronti e si raggiunge la maturità per fare una cosa, è più facile raggiungere quell'obiettivo.

Questo racconto voglio dedicarlo a tutti quei genitori che amano far saltare le tappe ai propri figli, infischiandosi se questi siano veramente pronti per quel qualcosa.

Il mio appello? Rispettiamo i tempi dei nostri figli, tenendo presente che in caso di più figli della stessa età (come nel mio caso) i tempi possono essere diversi, anche di molto. Perché i bambini sono tutti diversi, anche quando si tratta di gemelli (non tutti lo sanno, molti pensano che essere gemelli significhi essere uguali in tutto, a volte ci si sconvolge persino delle diverse altezze, come mi è accaduto ieri quando una signora mi ha detto "ma davvero sono gemelli? Una è più alta ed una più bassa". Signora mia, esistono anche i gemelli eterozigoti, e comunque anche nel caso degli omozigoti non è detto che siano necessariamente identici!). 
Capisco l'ignoranza su alcune cose, non tutti sanno, per carità.



Oggi vi presento una mozzarella un po' diversa e dal gusto meno tradizionale, la mozzarella di mandorle.

Se amate le mandorle provatela, si può preparare sia nel pentolino e sia nel bimby e dopo un tempo di riposo in frigo potrete gustarla a fette oppure a dadini nell'insalatona, nel panino o sulla pizza.














INGREDIENTI per 1 mozzarella:

40 g. di mandorle pelate
160 g. di acqua
25 g. di amido di mais o fecola di patate
5 g. di olio extravergine di oliva
sale q.b.



Frullare in polvere le mandorle, aggiungere l'acqua e frullare di nuovo. Aggiungere gli altri ingredienti e mescolare con un cucchiaio di legno. Mettere il pentolino sul fuoco e cuocere per 10 minuti, continuando a mescolare a fiamma non troppo alta.

Ungere un contenitore di vetro con dell'olio e versare la mozzarella livellandola con una spatola. Una volta fredda coprire e mettere in frigo fino al giorno dopo. Il giorno successivo togliere dal frigo, capovolgere su un piatto da portata e gustare ;-)

La mozzarella si conserva in frigo fino a 3-4 giorni, se ci arriva :-D




Se hai il bimby:


Frulla le mandorle in polvere: 20 sec. vel 10
Aggiungi acqua e frulla ancora: 10 sec. vel 8
Aggiungi l'amido di mais ed il sale: 6 min, 100 gradi, vel. 3

sabato 4 aprile 2015

Nocciotiramisù

Il nocciotiramisù è il "tormentone" del momento che ha colpito ed affondato il gruppo "bimby vegan" su feisbuk.

Solitamente non seguo i tormentoni, ma stavolta non potevo far finta di niente perché si tratta:

uno - di un dolce (e dire di no ad un dolce è già di per sé abbastanza difficile)

due - di un dolce senza uova crude (e dire di no ad un dolce dove non corri neanche il pericolo della salmonella è impossibile :D)

tre - un dolce senza colesterolo

quattro - fa troppa gola

cinque - ....

sei - ...


La ricetta è di Uava, una splendida personcina a cui piace sperimentare in cucina e condividere tutte le sue prelibatezze. Quindi non ringraziate me per questo tiramisù, ma soltanto lei, ringraziatela anche quando diventerete nocciotiramisù-dipendenti :D

Se volete una versione adatta ai bambini, sostituite il caffè con latte vegetale e cacao amaro oppure caffè d'orzo.
La ricetta è per il bimby, ma potete far addensare la crema anche in una casseruola, anche se non ho provato penso venga benissimo lo stesso.
Ovviamente dovete amare il sapore delle nocciole per poter amare anche questo tiramisù, io trovo sia veramente squisito!


Note: 

  • la crema si addensa una volta fredda e dopo un riposo in frigorifero di almeno un'oretta, appena fatta sarà liquida.
  • il nocciotiramisù è ancora più buono se gustato il giorno dopo.
  • al posto dell'agar agar si può aumentare la quantità di fecola a circa 60 g.

E con questa prelibatezza auguro una Buona Pasqua a voi ed alle vostre famiglie. 
Un pensiero speciale va a tutte le persone ricoverate negli ospedali e che stanno soffrendo, a chi è solo, a chi ha perso una persona cara, a tutti coloro che soffrono in generale.











Ingredienti per 6 porzioni circa:

230 g. di nocciole tostate (io uso le nocciole IGP del Piemonte)
150 g. di zucchero di canna integrale
600 g. di latte vegetale
20 g. di fecola di patate
1 cucchiaino raso di agar-agar
fette biscottate integrali oppure digestive (quelli di Eurospin non contengono olio di palma) oppure frollini integrali (quelli della coop -sono rettangolari- contengono olio di girasole)
caffè zuccherato (se usate le fette biscottate, altrimenti caffè amaro)
Per guarnire: cacao amaro e gocce di cioccolato fondente



Procedimento:

Mettere nel boccale le nocciole e lo zucchero e ridurre in farina: 1 min vel. 10
Aggiungere 200 g. di latte e mescolare: 1 min. vel 10.
Aggiungere 400 g. di latte, la fecola e l'agar agar sciolto in un goccio d'acqua: 8 min. 90 gradi a vel. 4.
Travasare la crema in una ciotola, farla intiepidire, coprire con un coperchio e metterla in frigo per un'oretta.
Comporre il tiramisù a strati, iniziando con la crema, i biscotti bagnati di caffè, di nuovo la crema.
Decorate l'ultimo strato con caffè amaro e gocce di cioccolato fondente